Con la risposta n. 806/2021 pubblicata sul suo sito il 13 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ammette che la pertinenza staccata dall’edificio possa godere del beneficio del Super Sismabonus con un suo massimale a parte.
Il caso sottoposto all’Amministrazione Finanziaria riguarda un contribuente che è familiare convivente con il coniuge proprietario di un appartamento in un edificio bifamiliare e di una piccola costruzione staccata ad uso accessorio, composta da due pertinenze autonomamente accatastate come autorimessa la prima e come cantina la seconda. Su quest’ultima costruzione staccata si andrà a realizzare un intervento di demolizione e ricostruzione rispettando la sagoma originaria, con un salto di almeno tre classi di rischio sismico. Il contribuente domanda se può far rientrare nel calcolo dei lavori sulle parti comuni anche il fabbricato staccato dall’edificio principale ma all’interno della medesima area cortilizia.
La risposta sul punto specifico è negativa. L’Agenzia, infatti, richiamando la circolare n. 30/E del 2020, risponde che nel calcolo del massimale dei lavori sulle parti comuni “non devono essere considerate le pertinenze collocate in un edificio diverso da quello oggetto degli interventi”. Tuttavia, però, si potrà usufruire del Superbonus sismico calcolato su un limite distinto di spesa di euro 96.000. Richiamandosi, infatti, sia alla circolare 30/e che all’art. 16-bis del Tuir, l’Agenzia scrive espressamente che vi è la possibilità di fruire delle detrazioni Sismabonus e Superbonus anche se l’intervento riguarda solo le pertinenze di una unità abitativa e non anche quest’ultima. Con la precisazione, però, che nel conteggio del limite occorrerà tenere conto anche delle spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio, che dovranno rientrare nel raggiungimento del limite complessivo ammesso per i lavori di Sismabonus, in quanto questo non gode di un suo massimale a parte.
Infine l’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto già detto in altri documenti di prassi e cioè che le spese relative alle parti comuni godono di un limite diverso e autonomo rispetto a quello in essere per la propria abitazione e le eventuali pertinenze.
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Con la risposta n. 806/2021 pubblicata sul suo sito il 13 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ammette che la pertinenza staccata dall’edificio possa godere del beneficio del Super Sismabonus con un suo massimale a parte.
Il caso sottoposto all’Amministrazione Finanziaria riguarda un contribuente che è familiare convivente con il coniuge proprietario di un appartamento in un edificio bifamiliare e di una piccola costruzione staccata ad uso accessorio, composta da due pertinenze autonomamente accatastate come autorimessa la prima e come cantina la seconda. Su quest’ultima costruzione staccata si andrà a realizzare un intervento di demolizione e ricostruzione rispettando la sagoma originaria, con un salto di almeno tre classi di rischio sismico. Il contribuente domanda se può far rientrare nel calcolo dei lavori sulle parti comuni anche il fabbricato staccato dall’edificio principale ma all’interno della medesima area cortilizia.
La risposta sul punto specifico è negativa. L’Agenzia, infatti, richiamando la circolare n. 30/E del 2020, risponde che nel calcolo del massimale dei lavori sulle parti comuni “non devono essere considerate le pertinenze collocate in un edificio diverso da quello oggetto degli interventi”. Tuttavia, però, si potrà usufruire del Superbonus sismico calcolato su un limite distinto di spesa di euro 96.000. Richiamandosi, infatti, sia alla circolare 30/e che all’art. 16-bis del Tuir, l’Agenzia scrive espressamente che vi è la possibilità di fruire delle detrazioni Sismabonus e Superbonus anche se l’intervento riguarda solo le pertinenze di una unità abitativa e non anche quest’ultima. Con la precisazione, però, che nel conteggio del limite occorrerà tenere conto anche delle spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio, che dovranno rientrare nel raggiungimento del limite complessivo ammesso per i lavori di Sismabonus, in quanto questo non gode di un suo massimale a parte.
Infine l’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto già detto in altri documenti di prassi e cioè che le spese relative alle parti comuni godono di un limite diverso e autonomo rispetto a quello in essere per la propria abitazione e le eventuali pertinenze.
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Vallecchio di Montescudo – Nei giorni scorsi il sindaco di Montescudo – Monte Colombo Gian Marco Casadei, accompagnato dal consigliere Gilberto Arcangeli, ha visitato la Comunità terapeutica di Vallecchio, gestita dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori. E’ stato accolto dal presidente Cristian Tamagnini, dalla vice Presidente Gabriella Maggioli, dal direttore Giovanni Benaglia e dal consulente psichiatrico dott. Wiliam Giardi, i quali lo hanno informato sulla gestione e sulla organizzazione della Comunità. Il Sindaco ha incontrato anche gli ospiti della Comunità ed ha visitato l’azienda e i locali dove vengono svolte le diverse attività di recupero.
Per Gian Marco Casadei si è trattato di un ritorno nei luoghi della Comunità da lui fortemente voluta nei primi anni ’80. Allora era sindaco di Montescudo e sui problemi della tossicodipendenza sosteneva che “più delle camminate e fiaccolate occorre fare qualcosa di concreto. Un conto infatti è parlare e auspicare il recupero dei tossicodipendenti, un conto è scendere sul piano pratico delle realizzazioni e delle iniziative”.
La possibilità di realizzare qualcosa di concreto arrivò con l’applicazione della Legge 23 dicembre 1978 n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (art.66). I beni mobili ed immobili dell’Ente Ospedaliero “S.Fantini” furono trasferiti al patrimonio del Comune in cui erano ubicati con vincolo di destinazione alla Unità Sanitaria Locale. Il Comune di Montescudo, fra i beni intestati, aveva il podere di Vallecchio che l’Amministrazione Comunale pensava di destinare a sede di una Comunità per il recupero dei tossicodipendenti. C’era un comprensibile timore nella popolazione, come era già successo nella vicina San Patrignano, per cui il sindaco Gian Marco Casadei, prima del Consiglio Comunale che doveva deliberare in merito, convocò una Assemblea pubblica con la popolazione.
“ Nella proposta di Comunità che vi presentiamo- sostenne il Sindaco che presiedeva l’Assemblea – c’è il rispetto degli originali interessi dell’Ente Opera Pia Ospedale “S. Fantini” dei quali io sono il garante nominato da don Giocondo Magnani con il benestare di monsignor Emilio Biancheri, Vescovo di Rimini. Se infatti nel 1923 la priorità era di dare assistenza sanitaria ai braccianti e ai nullatenenti, oggi la priorità è dare assistenza e recupero a persone cadute nella tossicodipendenza”. E aggiunse: “Penso che Monsignor Costantino Fantini se questa sera fosse stato qui al mio posto avrebbe espresso le stesse considerazioni”.
L’Assemblea cittadina, assai partecipata, dimostrò un alto senso civico ed accolse con un solo voto contrario la proposta del sindaco Casadei. Il successivo Consiglio Comunale di Montescudo, con voto unanime , deliberò di cedere gratuitamente in comodato il podere alla Cooperativa Cento Fiori, presieduta da Werther Mussoni, per fare sorgere la Comunità. Il Comune di Rimini stanziò le somme necessarie per la ristrutturazione delle due case coloniche ed il 23 maggio 1984 i sindaci di Rimini e di Montescudo, Massimo Conti e Gian Marco Casadei, firmarono la convenzione.
L'articolo Gian Marco Casadei torna da sindaco a Vallecchio, dopo averne siglato con il collega di Rimini Massimo Conti la convenzione per la nascita nel 1984 proviene da Cento Fiori, Rimini.
Rimini – Grazie a una colletta di amici e operatori dell’accoglienza riminese il corpo di Thiam Muhammad potrà essere restituito al lutto della sua famiglia. Il 32enne senegalese, che viveva a Rimini dal 2016, è scomparso prematuramente in un incidente stradale nella notte tra il 9 e il 10 novembre. I costi del rimpatrio erano insostenibili per la famiglia, Thiam ha lasciato una madre e dei fratelli in Senegal, così il settore dell’Accoglienza dei migranti della Cooperativa Sociale Cento Fiori ha lanciato la raccolta dei fondi che nel giro di pochi giorni ha raggiunto l’obbiettivo di finanziare il ritorno della salma.
Gli operatori della Cento Fiori hanno organizzato un aperitivo al Circolo del Tennis di Rivazzurra, mentre sul conto corrente aziendale era possibile effettuare le donazioni con la causale “THIAM”. La generosa risposta è stata massiccia e rapida: «Gran parte dei fondi sono stati raccolti durante l’aperitivo, al quale sono intervenuti gli amici di Thiam Muhammad da tutta la provincia e numerosi colleghi delle associazioni e delle cooperative sociali del territorio che assistono i migranti» dice Nicoletta Russo, a nome di tutti i colleghi del settore. Il resto della cifra necessaria è stato coperto dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori. Così, a pochi giorni dal lancio dell’iniziativa sono state già coperte le spese per il rimpatrio della salma ed effettuato il bonifico di 3 mila euro all’agenzia funeraria che se ne sta occupando. Ora si è in attesa che siano perfezionate tutte le procedure burocratiche.
I colleghi del settore Accoglienza Migranti hanno voluto ringraziare lo slancio generoso con un messaggio:
«Venerdì abbiamo emesso il bonifico con l’importo necessario a favore dell’agenzia che si occuperà di riportare il corpo di Muhammad Thiam in Senegal.
Grazie alla solidarietà di tutte e tutti quelli che hanno risposto in pochissimo tempo al nostro appello, che hanno partecipato all’evento e che hanno contribuito alla raccolta fondi.
Grazie per aver reso possibile il ritorno di Thiam a casa».
«Friday we transferred the requested money on the account of the agency that will bring Muhammad Thiam’s body back to Senegal.
We would like to thank all the people that contributed raising funds.
Thank you for making this possible in such a short time.
Thank you for helping us bring Thiam home».
L'articolo La salma di Thiam Muhammad tornerà alla famiglia grazie alla solidarietà di amici e operatori delle associazioni e cooperative di assistenza ai migranti del riminese proviene da Cento Fiori, Rimini.
Riccione – Fabio Serra è il Campione 2021 del lago Arcobaleno di Riccione della pesca al pesce più grosso no kill. Quarantatré canne si sono contese l’ambito trofeo nella ex cava a San Lorenzo, ora oasi protetta grazie alla Cooperativa Sociale Cento Fiori e alla Lago Arcobaleno ASD che la gestisce. Quarantatre pescatori usciti vincitori nelle gare del calendario al pesce più grosso no kill svoltosi da marzo a ottobre i martedì e i giovedì in notturna e i sabati e le domeniche pomeriggi. Sportivi di tutte le età, dai 9 anni di Leone al decano che ha festeggiato le 70 primavere. Nella finalissima svoltasi all’ultimo grammo ha conquistato il prosciutto più pregiato Fabio Serra, (nella foto: il terzo da sinistra con la maglia rossa), premiato con un San Daniele, secondo Marco Delvecchio (maglia nera primo da dx), che si è aggiudicato un prosciutto di Parma, terzi ex aequo Mario Savini e Mauro Castellani: anche loro si sono aggiudicati un gustoso prosciutto.
Il vincitore Fabio Serra con la sua preda più grossa, ovviamente rilasciata in acqua immediatamente dopo la foto insieme.L'articolo Fabio Serra campione no kill al pesce più grosso 2021 del lago Arcobaleno di Riccione proviene da Cento Fiori, Rimini.
Condotta dalla pedagogista Laura Grossi, responsabile del Centro Diurno della Cento Fiori, la tavola rotonda, ha visto Claudia Luppi, sociologa dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, presentare i dati relativi alla ricerca ESPAD sui “Comportamenti a rischio tra la popolazione studentesca in Emilia Romagna”. A seguire gli interventi di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia – Romagna, Caterina Staccioli, del Ser.DP di Rimini, Michele Sanza, responsabile del Ser.DP di Cesena, Leopoldo Grosso, presidente onorario del Gruppo Abele, e Riccardo De Facci, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) che ha tratto le conclusioni.
L'articolo «Giovani e dipendenze: gli orizzonti della prevenzione oltre la pandemia»: i video dei singoli interventi alla tavola rotonda dell’11 settembre 2021 proviene da Cento Fiori, Rimini.
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Come iniziare il 2022 nel migliore dei modi? Acquistando un’agenda con il proprio pet in copertina! Proprio così, avete capito bene, quest’anno i canili di Rimini e Vallecchio, gestiti dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori, vogliono proporre un’agenda che vi accompagnerà per tutto l’ anno, in copertina verrà riprodotta la foto che ci invierete, realizzando un’agenda unica e “super personalizzata”!
Siete sempre in tantissimi a sostenerci, seguirci e condividere le nostre attività e quest’anno vorremmo ringraziare tutte le persone e le famiglie che vivono con uno o più animali.
Il nostro plauso va a tutte le persone che hanno scelto di non girarsi dall’altra parte quando si sono imbattute in un animale in difficoltà, e non solo lo hanno soccorso e curato ma gli hanno spalancato le porte della propria casa e del proprio cuore, ed ora è a tutti gli effetti un membro della famiglia. L’ agenda personalizzata vuole essere un modo originale e insolito per portare sempre con voi il vostro fedele amico a 4, 3 o 2 zampe non importa la specie la razza o qualsiasi altra cosa: un animale è per sempre.
La nostra agenda vuole essere un modo anche per ricordare gli animali un po’ più sfortunati,quelli in attesa di una famiglia tutta per loro, dell’adozione perfetta, ospitati magari in un canile come il nostro, e che tutti quanti noi operatori e volontari vorrebbero vedere anche la loro foto stampata come copertina di un’agenda dalla famiglia che li adotterà. Nel frattempo non potevamo non pensare anche a loro e abbiamo realizzato delle agende con l’immagine dei cani ospitati dal canile di Rimini.
Per poter realizzare l’agenda “Metti il tuo Pet in copertina” basta inviare la foto che avete scelto in formato pdf o jpg in alta definizione sviluppata in verticale all’indirizzo mail agende.canilerimini @libero.it entro e non oltre il 30 novembre (importante: una volta scattata la fotografia non inviarla tramite Wap ma tramite mail in modo da non perderne la definizione).
La consegna delle agende avverrà prima di Natale, in occasione di una giornata Open Day del canile di Rimini organizzato per il sabato 18 dicembre, così potremo incontrarci e scambiarci i migliori auguri di Natale e di un sereno 2022.
Il costo dell’agenda con copertina personalizzata è di euro 25,00 mentre l’agenda con copertina dei nostri cani è di euro 20,00.
L'articolo Metti il tuo pet in copertina! La tua agenda 2022 con l’amico del cuore. proviene da Cento Fiori, Rimini.
Avete deciso di esternalizzare la gestione del magazzino o alcuni servizi attinenti alla produzione. Bene. Ma cosa accade al personale coinvolto? Chi lo paga? Chi gestisce le ferie, chi si occupa della formazione obbligatoria? E cosa cambia per voi, imprenditori o manager, in questa nuova situazione? Ne parleremo con Davide Zamagni, intervistato da Enrico Rotelli in questa nuova puntata di Clip - Contract logistic in pillole.
Target Sinergie srl dal 1988 fornisce alle imprese soluzioni in outsourcing di Logistica di magazzino e di e-commerce. Operiamo in otto regioni d'Italia per una platea di grandi e medie imprese attive: sui mercati italiani del Beverage, del Catering, della Farmaceutica, della Metalmeccanica e dei servizi; sui mercati mondiali con brand alimentari alfieri del Made in Italy.
Intervista e progetto a cura di Enrico Rotelli, sigla di Leonardo Militi, riprese, audio e montaggio a cura di Giacomo Fiore, una produzione Target Sinergie - ufficio Commerciale.
Personale: quando si esternalizza cosa cambia per l’impresa #02 CLIP - Contract Logistics In Pillole Video of Personale: quando si esternalizza cosa cambia per l’impresa #02 CLIP - Contract Logistics In Pillole Notizie Video LogisticaRimini – Probabilmente potrà comprendere meglio la portata del gesto che ha fatto: è questa l’opinione largamente condivisa tra dipendenti e soci della Cooperativa Sociale Cento Fiori sulla proposta di uno degli degli imputati coinvolti nell’attacco di fine ottobre 2018 risarcisca con il lavoro la onlus. La notizia, appresa dai giornali questa mattina, ha catalizzato l’attenzione dei colleghi che hanno visto un’interessante occasione educativa. Alcuni si sono proposti di fare da tutor al ragazzo, nel caso la richiesta avanzata dal suo difensore si concretizzi.
Certo – è stato detto – sarebbe stata auspicabile una maggiore riservatezza, vista la delicatezza della situazione e i soggetti coinvolti. Ma è stato rilevato che comunque si tratta del segno di voler riconoscere l’errore e voler andare al di là dei pregiudizi nei quali è maturato il grave gesto di due anni fa. Non dimentichiamo che con due molotov artigianali (non esplose) e la bomba carta i ragazzi per fortuna hanno arrecato solo dei danni a un portone e non ai nostri ospiti, colleghi e nemmeno a loro stessi. Per non parlare delle conseguenze che li segneranno certamente. Uno di loro ha chiesto di mettersi al servizio di chi ha attaccato. Bene. Se questo avverrà, la nostra cooperativa sociale farà in modo che il giovane abbia la possibilità di fare una esperienza educativa piena e interessante, dove il lavoro sarà il modo più proficuo per entrare in contatto con i migranti, con le loro storie, il loro vissuto.
Nella foto: ospiti dei centri di accoglienza dei migranti Cento Fiori donano due tablet per i pazienti dell’ospedale Infermi all’inizio dell’epidemia CoVid.
L'articolo Un’interessante occasione educativa: alla Cento Fiori commentano la proposta di uno degli imputati della vicenda bombacarta al centro accoglienza migranti del 2018 proviene da Cento Fiori, Rimini.
Uno studente di sociologia resta colpito dalla forte penetrazione che alcune sostanze stupefacenti hanno nei gruppi di amici e conoscenti coetanei. E sulla fascinazione che generano, nelle culture giovanili. Vuole saperne di più. Un’amica gli suggerisce il tirocinio, necessario al suo percorso accademico, alla Comunità Terapeutica di Vallecchio. Lo chiede, lo accettano. Da lì in poi nasce un percorso professionale e di vita, che Raffaele racconta in poco più di due minuti. Buon ascolto.
L'articolo Storia di un cooperatore: Raffaele Caserta si racconta, da tirocinante alla Comunità Terapeutica di Vallecchio a socio della Cento Fiori. proviene da Cento Fiori, Rimini.