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Rimini

Testi su fatti o argomenti che riguardano Rimini

Lungomare: sogni di modernità che sanno di passato

Exitime, copertina del numero 9, luglio 2008

Il sipario del palazzo dell'Arengo ha svelato i "desiderata" dei projet financing per il lungomare di Rimini. Nei rendering di famosi studi di progettazione europei hanno preso forma i - possibili - futuri skyline della città, venendo dal mare. Sogni da nuovo millennio, coltivati per lasciare un segno politico di questi anni. Un segno qualunque sarebbe bastato, ma questi progetti ne sono l'essenza, con le loro radici di cemento e tondelli nel nostro passato come, a ben guardare, chi li coltiva con torva ostinazione.

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Amarcort: nasce un nuovo Festival di cortometraggi: 400 partecipanti per due sezione, 17 e 4 minuti

Nasce un nuovo festival indipendente dedicato ai cortometraggi, "Amarcort". L'11 e il 12 luglio, presso Rimini terme, alle 21, la tornata finale di questo esperimento, messo in piedi con pochi mezzi e tanto entusiasmo da un manipolo di ragazzi, l'Associazione culturale SMArt Academy, ovvero Alessandro Ceccarelli, Fabio Ceccarelli, Maurizio Ferrante, Simona Meriggi, Marco Serio, Sara Paci, con l'intento di promuovere la forma espressiva ed artistica del cortometraggio e dare visibilità agli autori indipendenti.

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Gli Exitime all blacks. Ovvero, come fondare una squadra di calcio ed essere felici

La copertina di Exitime di giugno

Il vulcanico Samuele – l'editore - un po' soffre di manie di grandezza. Però, più che a Charles Foster Kane – il magnate dell'editoria di Quarto Potere - si rifà a Silvio Berlusconi. Senza offesa. Mica perché ha le televisioni (tre: in camera, in salotto e nella cuccia dei feroci carlini da guardia). Perché s'è fatto la squadra di calcio.

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Daniele Maggioli, un cantautore semiserio per una Rimini cantata con “ironia pagliaccia”

Gavetta: mentre si strimpella o si attoricchia in attesa della svolta, si può anche papereggiare tra i tavoli di un'osteria riminese. E poi, con ancora la parananza addosso, servire con chitarra e voce alle orecchie degli avventori la stessa Rimini che questi vivono, facendo finta o senza accorgersi di essere in quelle strofe. Come "l'attrice in erba carina e scontata, acida come un avanzo di yogurt, si veste un po' zingara e un poco firmata, e beve tisane all'ortica".

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Un applauso ci salverà? L'argine della Cultura e l'identità dei nostri luoghi

Exitime, rivista mensile di cultura e divertimento - copertina n. 7

Per qualche giorno il grattacielo ha vissuto una nuova identità. Abbandonata quella della modernità, che impersonava negli anni '60, come le altre torri abitative lungo la costa, definitivamente abbracciato, ahinoi, dall'identità degradata di piccole storie di usuale malavita, tra droga, prostituzione che viaggiano a braccetto con le residenze "patrizie" di Rimini, la nostra torre per qualche giorno è stata la sede di una riuscita operazione culturale, messa in piedi dalla Compagnia del serraglio e i gruppi teatrali Banyan Teatro, Korekané, Maan ricerca e spettacolo - e drammaturghi, attori, registi - del riminese. Impegnativa, complessa, divertente, curiosa. Per pochi giorni la nostra torre ventosa, così usuale ai nostri occhi eppure così sconosciuta nei suoi camminamenti, è diventata il teatro di Rimini. Quasi un festival, se vogliamo.

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